Segno spazio armonia
49° Stagione musicale della Canonica – Luglio / Agosto 2023
La 49° Stagione si ripresenta nei canoni consueti d’alta civiltà musicale come ebbe a definirla cinquant’anni fa l’indimenticabile critico Paolo Isotta.
L’apertura con il concerto d’organo di Sergio Paolini nell’ambito della rassegna “Antichi organi, patrimonio d’Europa” è largamente dedicata al Barocco europeo ma si conclude con tre autori che hanno affrontato le trasformazioni avvenute nel campo della musica organistica: Lorenzo Perosi, esponente e guida del Movimento Ceciliano, Paolo Sperati e Ruggero Manna, con illuminanti esempi di trascrizione organistica che caratterizzò l’Ottocento italiano.
Ritorna il Quartetto Indaco con il quartetto di un giovane Ravel che, di fronte alla richiesta di Fauré, a cui era dedicato, di modificare il finale, riceve da parte di Debussy una incondizionata attestazione di stima: Nel nome degli dei della musica e nel mio nome, non toccate una sola nota di quelle che avete scritto nel vostro Quartetto. Gli si contrappone Dvoràk con uno dei suoi Quartetti composti nel triennio in cui diresse il Conservatorio Nazionale di New York. A questa presenza si deve il sottotitolo Americano.
La Magnifica Comunità, oltre al celebre Quartetto di Haydn detto “Le quinte”, in quanto trae origine dall’intervallo che caratterizza sistematicamente il materiale tematico impiegato, e i due Quintetti di Boccherini, riserva una sorpresa, una composizione di Maddalena Symen Lombardini, soprano, interprete brillante del Settecento veneziano, altrimenti nota per la famosa lettera con la quale Giuseppe Tartini suo maestro descriveva i principi basilari del proprio metodo didattico, documento di tecnica ancora oggi studiato dagli specialisti del violinismo Settecentesco.
I Cameristi del Verbano presentano un programma a tema, “Il Barocco italiano e quello d’Oltralpe”, un interessante confronto tra musicisti di scuola veneta e gli altrettanto famosi Telemann e Bach.
Il concerto di chiusura è tradizionalmente affidato all’Orchestra Cameristica di Varese diretta da Fabio Bagatin che propone tre autori d’area culturale nordica. Janácek, nato nell’attuale Repubblica Ceca, personale nell’orchestrazione è ricordato anche come il laico che nella sua ‘Messa glagolitica’ su un testo portato in Moravia nel IX secolo ha saputo raccogliere l’universo espressivo, estetico e spirituale di un popolo. Glazunov che fonde nella sua musica la passione e la profonda malinconia che caratterizza l’anima russa; e Gade, danese, la cui ispirazione influenzerà la musica scandinava in linea con gli sviluppi assunti dalle correnti romantiche dell’Europa Centrale. Doveroso il ringraziamento a don Luca Ciotti, parroco, al pubblico che ci segue con immutato apprezzamento e un benvenuto agli artisti che si esibiranno nell’austera cornice della Canonica.