Domenica 12 gennaio 2025 – ore 16,00
Centro Eventi “Il Maggiore”
M’accompagni Musetta?
La vie de bohème fra canzoni, arie d’opera, operetta, café chantant e oltre.
Luigi Monti, il pittore – Barbara Pariani, Musetta – Maurizio Fasoli, il pianista
M’accompagni Musetta? ovvero La vie de bohème fra canzoni, arie d’opera, operetta, café chantant e oltre.
Ambientata nella Parigi della Belle E’poque, G. Puccini è molto attento nel descriverne ambienti e situazioni, quasi un affresco perfetto della città e della sua atmosfera. “Nessuno può immaginare un’uggiosa alba invernale a Parigi senza avere nelle orecchie la prodigiosa descrizione impressionistica che apre il terz’atto, quel nulla illividito raccontato dalle vietatissime (in Conservatorio) «quinte vuote». Qui Puccini, come tutti gli artisti sommi, inventa il vero. Dopo Bohème, non potremo più «pensare» Parigi se non attraverso le sue note, esattamente come succede con le parole di Balzac o gli scatti di Doisneau. Non è più Puccini che racconta Parigi, ma è Parigi che diventa come Puccini l’ha raccontata, per sempre “(A. Mattioli).
Nel secondo atto di Bohème appare una bellissima signora dal fare civettuolo ed allegro, dal sorriso provocante. Le vien dietro un signore pomposo, – Alcindoro – pieno di pretensione negli abiti, nei modi, nella persona”. E’ Musetta, – vecchia fiamma di Marcello – introdotta come un personaggio non insensibile al fascino del denaro e degli agi, in realtà Mimì non è poi tanto diversa da lei. Civettuola e leggera, è una Mimì più avanti nell’esperienza della vita e dimostrerà di non essere solo vanitosa e insensibile, ma di avere ottime qualità, a partire dall’empatia. Il suo amare e lasciare in continuazione Marcello sono una caratteristica fondamentale dell’ondivaga “vita da Bohème”, che si conduce alla giornata e senza certezze anche in campo sentimentale, alternando momenti vissuti in ricchezza e agi con altri in povertà, ma fra amici sinceri.
Entrata nel caffè “Momus” avendo riconosciuto Marcello e i suoi amici, sceglie di proposito di sedersi al tavolo vicino e fa di tutto per attirare l’attenzione degli amici, mettendo in scena una serie di capricci e di bisticci con il cameriere. Evidentemente è già stufa di Alcindoro e non le dispiacerebbe riconquistare con il proprio fascino, anche se per un breve momento, l’amico di un tempo. Ne nasce una “commedia” (come la chiamano, divertiti, Schaunard e Colline) in cui i dialoghi rivolti da Musetta ad Alcindoro sono in realtà messaggi per Marcello che pure pare volerli ignorare.
Musetta (alla fine dell’opera) manderà Marcello a vendere i suoi orecchini per comperare medicine per Mimì ormai in fin di vita ed esce lei stessa per cercare un manicotto che scaldi le sue mani gelide.
Puccini prese ispirazione per il personaggio di Musetta da Marie-Christine Roux, modella di molti e famosi fotografi francesi, molto bella secondo le cronache dell’epoca; morì a 43 anni nel naufragio della nave Atlas diretta ad Algeri.
Barbara Pariani vincitrice di numerosi concorsi, ricopre ruoli in opere, operette, concerti sacri e musica da camera. Ha curato un progetto di canti e poesie per sensibilizzare il pubblico sulla figura femminile.
Maurizio Fasoli, nato a Lecco, dopo il diploma in pianoforte e la maturità scientifica, è stato collaboratore pianistico del flautista Severino Gazzelloni. Hanno riscosso vivi consensi di pubblico e di critica le sue esecuzioni delle due serie “Images” di Debussy. Svolge attività musicale sia in campo didattico, sia in ambito concertistico, in numerose formazioni da camera e come direttore di ensemble strumentali. Collabora con formazioni corali e orchestrali. Fa parte dell’Ensemble “Yugen”, col quale ha inciso quattro album e partecipato a trasmissioni radiofoniche su RadioTre.