La Grande Partita

Domenica 09 febbraio 2025 – ore 16,00

Centro Eventi “Il Maggiore”

La Grande Partita

Harmonie Ensemble

Alessandro Maria Carnelli  Direttore

Musiche di W.A. Mozart Serenata n. 10 Kv 361 

Harmonie Ensemble: la formazione è composta da strumenti a fiato e contrabbasso. I musicisti che ne fanno parte hanno collaborato e collaborano attualmente con importanti orchestre sia nazionali che internazionali; possono vantare una solida esperienza di musica da camera prevalentemente rivolta agli strumenti musicali a fiato. Svolgono, inoltre, un’intensa attività didattica presso le scuole musicali della provincia del V.C.O e della vicina Lombardia.

Oboi – Daniele Arzuffi, Siria Domeniconi
Clarinetti – Simone Margaroli, Carlo Dell’acqua
Corni di bassetto – Francesco Paradiso, Gabriele Oglina
Fagotti – Luca barchi, Lidia Favaretto
Corni – Davide Citera, Luca Dosio, Elisa Giovangrandi, Cristina Pini
Contrabbasso – Sofia Palmeri

Non si sa esattamente quando Mozart scrisse questa Serenata. Anche la denominazione “Gran Partita” non sembra sia stata voluta da Mozart. Certamente la prima esecuzione è avvenuta alla corte imperiale il 23 marzo 1784

La Serenata è costituita da sette movimenti:
1. Largo – Molto allegro
2. Menuetto con due Trii
3. Adagio
4. Menuetto (Allegretto) con due Trii
5. Romance. Adagio – Allegretto – Adagio
6. Tema con variazioni (Tema – Andante – Adagio – Allegro)
7. Finale (Molto allegro)

Il Largo, si apre con un’ampia introduzione lenta, quasi sinfonica, con carattere improvvisato e libero dalla linea melodica . L’Allegro molto che segue è costituito da un solo tema che si sviluppa nella capacità di dialogo tra i vari strumenti.

Il Menuetto irrompe con il ritmo della danza.

L’ Adagio, rappresenta il punto più alto della composizione e uno dei vertici della musica mozartiana sia per la ricercatezza del suono e la dolcezza della melodia sia per la novità strutturale: una sola coppia di corni sostiene e accompagna ora l’oboe, ora il clarinetto e ora il fagotto. Pagina notturna e appassionata, caratterizzata da un canto di grande dolcezza e profonda melanconia.

Menuetto (Allegretto) – Trii I e II: ancora una volta Mozart usa la forma originale di minuetto doppio trio. Il carattere popolare evoca un länder.

La Romanza (Adagio – Allegretto), questo movimento si distingue soprattutto per il ruolo di solista assegnato nell’allegretto ai corni di bassetto, pur dialogando con tutti. Il momento di sospensione lirica contiene al suo interno un agitato Allegretto, mentre lo spensierato Tema con variazioni che segue offre a turno a tutti gli strumentisti la possibilità di salire alla ribalta.

Tema con Variazioni – Il tema principale “cantabile”. Apparendo nel clarinetto, non sembra molto simile a una delle sue sinfonie. Seguono sei variazioni. La sesta si allontana dai melismi dei fiati delle variazioni precedenti, offrendo un vivace valzer conclusivo.

Il finale, un Rondò. Allegro molto, è un brano di grande colore, quasi una Marcia, dove ben si esprime lo spirito allegro e gioviale del compositore solo trattenuto da un uso contenuto del volume degli strumenti. Il notevole organico e il grado di assimilazione dei vari strumenti permettono però al compositore di farli dialogare, di contrapporli, di fonderli in un modo mai prima raggiunto.