Concerto Inaugurale

Domenica 01 dicembre 2024 – ore 16,00

Centro Eventi “Il Maggiore”

Quintetto “Orobie”

Da Puccini alla Francia

Musiche di M. Ravel – H. Chrétien – D. Milhaud  – G. Puccini

Programma

Ravel Tombeau de Couperin
Prélude
– 
Forlane
– 
Menuet
– 
Rigaudon

Chrétien Quintetto
– Andante
– Allegro con moto 

Milhaud La Cheminée du Roi René, suite per quintetto di fiati Op. 205
– Cortège
– 
Aubade
– 
Jongleurs
– 
La Maousinglade
– 
Joutes sur l’Arc
– 
Chasse à Valabre
Madrigal nocturne

 

Il Quintetto di Fiati “Orobie” nasce nel 2006 per volontà di cinque musicisti bergamaschi con l’intento di raggiungere e proporre un’elevata qualità musicale. L’attività dell’ensemble, in breve tempo   si è imposta come un importante realtà artistica; spiccano le partecipazioni a rassegne nazionali e internazionali riscuotendo notevoli successi sia da parte della critica che del pubblico.
Negli ultimi anni, si è posto come promotore della divulgazione del repertorio sinfonico e operistico, commissionando trascrizioni e arrangiamenti di sinfonie ed arie d’opera eseguite in versioni inedite.
In virtù di tale scelta, sono nate le collabo   razioni con diversi enti e  con partner musicali, strumentisti e cantanti,in auge nei maggiori cartelloni nazionali.

– Giambattista Grasselli, Flauto
– 
Marino Bedetti, Oboe
– 
Fabio Ghidotti, Clarinetto
– 
Alessandro Valoti, Corno
– 
Oscar Locatelli, Fagotto

Ravel (1875-1937) iniziò Le Tombeau de Couperin nel 1915. Arruolatosi nell’esercito, fu riformato e solo nel 1917  potè  terminare l’opera. I brani del Tombeau sono dedicati ognuno a un amico morto in guerra. Nella musica di Ravel, tuttavia, non c’è traccia di dolore o di lutto: essa volle essere la celebrazione di forme pure, perfette, consolanti giunte a noi nel disordine dell’esistenza da un’età artistica ammirata.
E’ musica intelligente e ricca di sfumature,   limpida, a tratti allegra e ironica nella ostentata solidità del ritmo o nella vivacità popolaresca.

Nata a Compiègne  H. Chrétien (1859-1944)  fu  professoressa al Conservatorio di Parigi.  Vincitrice di parecchi premi , compositrice prolifica,  non si sa molto altro della sua vita.
Il Quintetto di fiati fu composto nel 1887 e dedicato a Emile Pessard.  Due sono i movimenti. Andante, una melodia simile a una danza orientale e un allegro spensierato.
La Cheminée du Roi René, il Camino di Re Renato, suite di D. Milhaud (1892-1974)  composta nel 1939, è una delle opere per quintetto di fiati considerata assolutamente immancabile nel repertorio di questo organico strumentale. Articolata in sette movimenti,- ciascuno fornito di un titolo descrittivo –  la suite è un adattamento della musica scritta da Milhaud per il primo dei tre episodi del film Cavalcade d’amour di R. Bernard.
Il film racconta tre storie d’amore che si svolgono nel castello nel 1639, nel 1839 e nel 1939.  I singoli brani  sono di breve durata e, variando di poco l’atmosfera musicale tra un movimento e l’altro, danno l’impressione di ascoltare un pezzo unico.

1.Cortège (corteo) L’entourage del re si muove in corteo sopra un tema pulsante, lento e regolare; la melodia scorre dall’oboe al flauto,  al clarinetto.
2. Aubade (mattinata) Atmosfera tranquilla e serena con flauto e clarinetto.
3. Jongleurs (giocolieri) Le note brevi e veloci dell’oboe evocano l’azione dei giocolieri; tratti veloci a salire e in discesa richiamano il gioco delle palline lanciate in aria. La frase dell’oboe viene ripresa dal flauto.
4. La Maousinglade (sarabanda) È una gentile e ondeggiante sarabanda che prende nome dal villaggio dove Milhaud aveva una casa. Il ritmo segnato dall’oboe è furtivamente sopraffatto dall’ostinato clarinetto; il finale è particolarmente inquietante.
5. Joutes sur l’Arc (giostre sul fiume Arc) Giostre nautiche sul fiume Arc. Ritmi e ornamentazioni di stile rinascimentale conferiscono brio e festosa allegria; il tema passa da uno strumento all’altro, evocando diversi personaggi impegnati nella competizione sportiva.
6. Chasse à Valabre (caccia a Valabre) Festa di caccia al castello di Valabre – un antico maniero – qui l’ottavino prende il posto del flauto. Ritmi e suoni evocano i momenti della caccia, si avverte il galoppo dei cavalli mentre l’acuta melodia funge da richiamo.
7. Madrigal nocturne (madrigale notturno) Chiusura tranquilla e malinconica in stile fortemente neoclassico.

Tosca di G. Puccini (1858-1924) è un’opera che non ha bisogno di essere presentata, qui i musicisti interpretano  brani  conosciuti e amati. E’  considerata l’opera più drammatica di Puccini, ricca di colpi di scena e di trovate che tengono lo spettatore in costante tensione.