9° Concerto

Domenica 24 marzo 2019 – ore 16,00

Villa Giulia – Verbania

Ensemble “Tavola Armonica”

Nicola Gilardoni, Violino barocco

Mara Colombo, Viola da gamba

Silvano Arioli, Clavicembalo

Programma

F. X. Richter (1709-1789)
Sonata da camera 1764 n°2
andante – larghetto – allegro ma non troppo

J. Schobert (1740-1767)
Sonata op. 14 n° 1
allegro assai – polonaise – tempo di minuetto

J. Schobert (1740-1767)
Trio op.16 n°4
andante – polonaise – minuetto – presto

J. Schobert (1740-1767)
Trio op.16 n°2
andante poco adagio – minuetto – allegro

Un programma tra il vecchio e il nuovo, tra barocco, stile galante e il primo classicismo, eseguito con strumenti d’epoca come la viola da gamba, ancora in uso in quel periodo, al posto del violoncello.

L’Ensemble vocale e strumentale Triacamusicale, coordinato e diretto da Mara Colombo, dal 1995 svolge attività concertistica e di ricerca nella musica antica, privilegiando repertori e autori di raro ascolto, facendo riferimento a fonti storiche quali veicolo per la prassi esecutiva. Si esibisce in rappresentazioni teatrali/musicali le cui sinergie si incrociano con le più attuali forme di comunicazione multimediale.
Parallelamente all’attività concertistica ed a quella organizzativa, Triacamusicale si impegna da anni sul territorio in ambito formativo, proponendo Corsi e Masterclass di alta specializzazione, oltre a corsi base affrontando subito l’approccio alle prassi esecutive, ai primi apprendimenti organologici ed alle regole di manutenzione dello strumento prescelto.

Nicola Gilardoni diplomato in violino (che inizia a studiare a tre anni)unisce agli studi classici quelli relativi alla musica popolare e flokloristica
Ha partecipato a diverse produzioni camecristiche di musica classica, barocca e contemporanea. Attualmente collabora, con l’Ass . Culturale “Il Baule dei Suoni” con cui ha prodotto diversi CD di musica etnica, con la “Compagnia
dell’Olmo”, con l’ ”Orchestra Filarmonica di Biella”, con i “Cantores Mundi” e con il festival internazionale di musica antica “Gaudete”.

Mara Colombo Ha studiato Pianoforte, Composizione e Canto concentrandosi sugli aspetti della vocalità rinascimentale e barocca. Dopo lo studio della viola da gamba si diploma e specializza in Direzione di Coro e Polifonia Rinascimentale.

Nel 1995 nasce da una sua idea l’associazione “Triacamusicale” di cui è da sempre direttore artistico, occupandosi della divulgazione del patrimonio musicale antico attraverso l’attività concertistica con diverse formazioni vocali e strumentali. e spaziando su repertori musicali dal Medioevo al barocco.

Silvano Arioli ha studiato clavicembalo e organo diplomandosi i n organo e composizione organistica. Collabora con diversi solisti ed ensemble di musica rinascimentale e barocca, ha registrato per le etichettehe Tactus e Ferag, in contemponea con la partecipazione a trasmissioni radiofoniche. Si è esibito in doversi festival di musica antica in Italia e all’estero.
Insegna Teoria, Ritmica e Percezione Musicale presso la scuola Toscanini di Verbania.

La stagione musicale immediatamente precedente la rivoluzione francese a Parigi è considerata un’epoca di “transizione” nella quale pianoforte e clavicembalo coesistono condividendo la medesima letteratura tastieristica nelle cui stampe compaiono per la prima volta indicazioni dinamiche.
Compositori non solo francesi ma anche semplicemente di passaggio a Parigi, creano una vitalità musicale della Parigi prerivoluzionaria, in un momento in cui lo strumento clavicembalo di lì a poco perderà sempre più terreno.
Intorno alla metà del XVIII secolo nuovi fermenti musicali attraversavano l’ Europa. I suoni di una “nuova musica”, luminosa, galante, leggera, antitetica alle ampollosità del Barocco, si diffondevano per le città e le corti di mezza Europa, affermandosi come il nuovo modo di fare musica..
In questo quadro ricco di fermenti si inserisce l’opera di J. Schobert la cui attività si svolge prevalentemente a Parigi La sua a produzione è interamente dedicata alla musica strumentale: sonate, trii, quartetti, concerti, sinfonie concertanti nelle quali il clavicembalo occupa spesso un posto centrale. Compositore di natura profondamente eclettico, Schobert introduce un tipo di scrittura nuova, agile, virtuosa, con contenuti assolutamente nuovi, veri precorritori delle future inquietudini romantiche.

I Trii n. 2 e 4 dall’Op. 16  seguono la Sonata I op. XIV in Mi bemolle maggiore per cembalo o fortepiano che si  presenta con un esordio Allegro assai che, lungi dall’essere frenetico, si presta alla esecuzione con grande eleganza e con pienezza di suono e sostegno. Quasi in ossequio alla forma della suite, la sonata prosegue con due tempi di danza: una Polonaise, dal carattere meditativo e solenne, pari a un cerimoniale di corte che precede il serioso Menuetto.

X. Richter, compositore, violinista e cantante presso l’orchestra di Manneheim, nel 1764 pubblicò Sei Sonate da Camera (1764) a cembalo obbligato con flauto o violino e violoncello, non più con la dicitura “ad libitum” ma “concertato”.
Dal 1740 al 1747 lavorò come vice kapellmeister al servizio del principe prevosto Anselm Reichlin von Meldegg zu Kempten in Algovia. Durante questo periodo vennero pubblicate a Parigi sei delle sue sinfonie. Nel 1769 successe a Louis Garnier come  kapellmeister della Cattedrale di  Strasburgo.
Le sue opere fondono elementi barocchi e tratti dello stile galante. Richter fu uno dei compositori della Scuola di Mannheim, che contribuirono significativamente alla nascita della sinfonia preclassica.