Domenica 10 febbraio 2019 – ore 16,00
Teatro “ Maggiore” – Verbania
Duo di violini “Ciani”
DANIELA CAMMARANO, violino
FRANCESCO DE ANGELIS, violino
programma
L. Boccherini (1743-1805) op. 5 Duetto n.1 – Duetto n.3
J. F. Mazas (1757-1791) op. 39 Duetto n. 1- Duetto n. 4
W. A. Mozart (1782-1849) – op. 70 Duetto n. 1
Francesco De Angelis è violino solista. R. Muti lo ha scelto per ricoprire il ruolo di Konzertmeister del Teatro alla Scala e della Filarmonica della Scala. Si è imposto come uno dei musicisti di maggiore talento del panorama musicale internazionale, molto apprezzato dalla critica.
Le sue esecuzioni sono caratterizzate da un inconfondibile suono romantico che esprime il culto del bel canto, unito al rigore della grande tradizione strumentale mitteleuropea.
Ha collaborato con i più grandi direttori d’orchestra, ha partecipato al progetto in sostegno della pace “Vie dell’amicizia” del Ravenna Festival, suonando con la Filarmonica della Scala, sotto la direzione di R. Muti, in alcune città simbolo. Nel 2003 è stato invitato personalmente da V. Gergiev a San Pietroburgo e a Mosca come unico rappresentante italiano nella “World Orchestra for Peace”. All’attività concertistica unisce quella didattica.
Daniela Cammarano, diplomata in violino, giovanissima ha partecipato e vinto numerosi concorsi nazionali ed internazionali.
Premio SIXE STAR dalla Federazione Cemat, dal 2007 collabora con molte orchestre tra cui con l’Orchestra Sinfonica della RAI di Torino, del Teatro S.Carlo di Napoli e della Fenice di Venezia.
La competenza, la preparazione tecnica, l’intelligenza musicale, l’autorevolezza che sempre dimostra come spalla in orchestra vengono ulteriormente esaltate nella formazione cameristica dove la violinista spicca per doti naturali, gusto musicale e severa disciplina strumentistica.
L. Boccherini violoncellista e prolifico compositore, principalmente di musica da camera, fu il maggior rappresentante della musica strumentale nei paesi neolatini europei durante il periodo del Classicismo e anche uno dei tanti musicisti sfortunati, la storia dei quali si riduce ancora a poco più di una cronaca sommaria e ad una collana di aneddoti romantici o tendenziosi. Dati ampî e sicuri mancano, tanto per la biografia quanto per la critica della sua arte.
Le sue composizioni, contando i manoscritti, sono forse più di quattrocento: tra quartetti, quintetti – dei quali alcuni con due violoncelli e altri con due viole – trii, quintetti con pianoforte, sestetti, ottetti, sinfonie, concerti per violoncello, il concerto per violino, le 12 (o 18?) sonate per cembalo e violino, i molti duetti, le serenate, le ouvertures, senza contare le Messe, lo Stabat Mater, le Cantate di Natale, i due oratorî (lavori giovanili) Giuseppe riconosciuto e Gioas re di Giuda, un’opera (La Clementina ), molti Villancicos. Tutto questo lavoro aspetta ancora, per la massima parte, di essere rintracciato, ordinato, esaminato a fondo.
Nei brani proposti troviamo un piacevole dialogare e talvolta bisticciare tra i due strumenti
J. F. Mazas fu un brillante allievo di P. Baillot al Conservatorio di Parigi , da cui ricevette il primo premio nel 1805. Nel 1808 eseguì un concerto per violino che D. Auber gli aveva dedicato. In seguito viaggiò e si esibì in Spagna, Inghilterra, Paesi Bassi, Belgio, Italia, Germania e Russia. Nel 1831 accettò il posto di primo violino al Théâtre du Palais-Royal di Parigi . Poco tempo dopo, fu nominato direttore dei concerti ad Orleans, dove diresse il teatro Opéra Comique.
Dal 1837 al 1841 fu direttore del del conservatorio di Cambrai.
La sua composizione – Le Kiosk – ebbe 8 esibizioni all’Opéra-Comique di Parigi.
Decisamente ricco è il repertorio per duetti di violino che attraverso gli anni sono giunti fino a oggi: facile intuire le potenzialità timbrica dei due strumenti solisti quando si uniscono, soprattutto l’alto grado di virtuosismo che possono raggiungere suonando assieme.
Le composizioni di Mazas per violino sono, per la maggior parte, studi e duetti per suonatori di archi di tutte le abilità. Mazas redasse anche un metodo per violino ed uno per viola e questo metodo didattico è stato ed è ininterrottamente ristampato sino ai nostri giorni.
A. Mozart nacque a Salisburgo dove il padre Leopold era maestro di cappella presso il principe arcivescovo di Salisburgo. Prima ancora di imparare a leggere e a scrivere, il piccolo Mozart rivelò prodigiose doti musicali, tanto che a quattro anni suonava già il clavicorno e a cinque componeva minuetti che il padre trascriveva.
La sua attività creativa spaziò dalla musica da camera al concerto per strumento solista, dalla musica sacra alla sinfonia e all’opera. Una prima edizione completa delle sue opere fu pubblicata a Lipsia dal 1877 al 1905. Una nuova edizione critica è stata completata presso l’Editore Barenreiter a Kassel dal 1955 al 1053.
Morto a trentasei anni non ancora compiuti, Mozart è uno dei casi più straordinari di tutta la storia della musica. Utilizzando un linguaggio che era comune a molti compositori dell’epoca, egli non operò rivoluzioni, ma seppe elevare i modelli a una classicità che può essere considerata come il coronamento finale della razionalità e dell’equilibrio dello spirito.
Fu il primo, fra i musicisti più importanti, a svincolarsi dalla servitù feudale e a intraprendere una carriera come libero professionista. E’ uno dei massimi esponenti del classicismo musicale settecentesco.